Sappiamo che il mercato delle casseforti offre svariati modelli con caratteristiche e peculiarità diverse.
Dal momento che si tratta di strumenti volti a tutelare gli oggetti a cui teniamo maggiormente, è sempre bene valutare più fattori prima di compiere una scelta analizzando, oltre al valore economico, altri aspetti che possono essere decisamente rilevanti.
La certificazione delle casseforti
Come si può avere certezza circa la resistenza di una cassaforte?
La risposta sta nei sistemi di certificazione previsti per questo settore. Più precisamente le certificazioni di prodotto che sono emesse da enti accreditati che certificano che il grado di resistenza di una determinata cassaforte corrisponde a quanto previsto dalle norme di riferimento.
I riferimenti normativi per questo settore sono principalmente due: la normativa UNI EN 14450 (che prevede 2 livelli di sicurezza S1 e S2) con riferimento alle casseforti per uso domestico e agli armadi di sicurezza e la UNI EN 1143-1 (che prevede 14 gradi a salire da 0 al XIII) riguardante le casseforti professionali, le porte corazzate e le camere corazzate.
Le certificazioni si basano sui risultati di test di resistenza eseguiti in laboratori accreditati per quel tipo di prove dall’ente certificatore oltre a una manutenzione periodica eseguita da tecnici qualificati e certificati.
Focus sulla Normativa Europea EN 1143-1 inerente alle casseforti professionali
Ci concentreremo maggiormente sulla normativa UNI EN 1143-1 che definisce le modalità di prova per la determinazione del grado di resistenza di una cassaforte professionale. Tali prove son distruttive e riproducono le attività di scasso in modo ancora più severo di quanto accade nella realtà poiché il team di laboratorio può lavorare indisturbato e nelle migliori condizioni essendo anche a conoscenza dei dettagli di progetto della cassaforte.
I prodotti vengono classificati in gradi di resistenza crescenti: da 0 a X (decimo) per le casseforti, mentre la gamma completa dei livelli, che arrivano fino al XIII, fanno riferimento ai caveau e alle camere corazzate.
Una specifica importante: il livello zero non significa "assenza di resistenza", ma – per quanto si faccia riferimento a prodotti poco robusti. È comunque superiore al livello S2 della norma UNI EN 14450 che riguarda la resistenza dei contenitori di sicurezza per uso domestico (cassefortine e armadi di sicurezza)
Come capire se una cassaforte è certificata
Se una cassaforte è certificata antiscasso, ovvero classificata in base a uno specifico grado di resistenza, deve presentare un'apposita etichetta ufficiale, posizionata all’interno del battente.
Cosa viene riportato nell’etichetta di certificazione di una cassaforte
L’etichetta di certificazione deve obbligatoriamente indicare:
- lo standard rispettato (per esempio il riferimento alla UNI EN 1143-1)
- l’azienda produttrice
- il nome del prodotto
- il numero di serie
- il grado di resistenza
- il numero del certificato
- il peso del mezzo forte
- l’anno di produzione
L’importanza della certificazione ai fini assicurativi
La certificazione è molto importante, non solo per le garanzie di protezione offerte al soggetto che acquista, ma anche ai fini assicurativi.
Questo perché il valore del contenuto di una cassaforte può essere assicurato tenendo conto del livello di sicurezza della cassaforte certificata.
L'importo relativo a ogni grado differisce da Paese a Paese, pertanto occorre verificare i dettagli con l’ausilio del proprio assicuratore.
Come scegliere la cassaforte migliore per le proprie
Conforti, azienda leader nel mercato della sicurezza, con un’esperienza ultracentenaria alle spalle, produce, sceglie e propone solo modelli di casseforti certificate per offrire sempre un’adeguata sicurezza ai propri clienti.
Come scegliere, quindi il modello più adatto? Occorre analizzare in primis le modalità di utilizzo ma anche e soprattutto il valore dei beni che si intende proteggere con il mezzo forte che si vuole scegliere.
In base a questi dati si può quindi prendere in considerazione un modello di cassaforte che presenti un grado di resistenza idoneo a tutelare il valore dei beni che dovranno essere custoditi al suo interno.